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Boretto e i musei dell'acqua


Laboratori Didattici


MUSEO-CANTIERE DELLA NAVIGAZIONE E DEL GOVERNO DEL FIUME PO

Il Cantiere, costruito negli anni Venti, è rimasto aperto anche durante la seconda guerra mondiale e negli anni Cinquanta ha rappresentato un impiego stabile per più di trecento dipendenti: una grande fortuna, per la popolazione segnata e impoverita dalla guerra. Gli strumenti ed i natanti necessari per svolgere al meglio i lavori venivano realizzati all'interno delle officine dagli operai di questo Cantiere autarchico, chiuso alla fine degli anni Ottanta e successivamente riconvertito in Museo grazie alla passione di molti volontari. Nel cortile del Museo sono oggi posizionati diversi tipi di imbarcazioni e dopo pochi metri l'occhio viene catturato dall'imponente pirodraga Secchia. Procedendo all'interno della struttura, si ha l'impressione di entrare in un'officina tuttora funzionante: ci si ritrova circondati dai macchinari originali e dai manufatti creati all'interno del laboratorio; inoltre è possibile visitare la sala dedicata alla famiglia Chezzi, costruttori di barche. Visitando il Museo della Navigazione si ha inoltre l'opportunità di ascoltare i tanti aneddoti tramandati dei lavoratori del Cantiere ed ancora oggi impressi nella memoria dei cittadini di Boretto.



MUSEO Dino Gialdini - CASA DEI PONTIERI

I mestieri legati alla vita sulle acque hanno coinvolto tante famiglie borettesi e talvolta i lavori sono stati tramandati di padre in figlio, come nel caso di Romano Gialdini, figlio del capopontiere Dino e nipote del primo capopontiere, Archimede In seguito alla chiusura del ponte in chiatte, avvenuta nel 1967, Romano è riuscito ad entrare in possesso della Casa dei Pontieri ed a tramutarla in museo, per mantenere viva la memoria di questo importante lavoro nelle generazioni di oggi e in quelle del futuro. Alle pareti affrescate sono affisse tante fotografie che immortalano i momenti più importanti della storia del Po e della sua gente, mentre nel porticato trovano posto gli attrezzi dei pontieri, insieme ad oggetti più antichi lasciati dalla corrente sulle sponde del fiume; all'interno di una piccola casetta in legno si trova un interessante modellino del ponte in chiatte costruito in un primo tempo da Dino e successivamente terminato dal figlio Romano. La Casa dei Pontieri ospita l'unica mostra italiana permanente dedicata alla storia dell'attraversamento del Po, realizzata in collaborazione con l'Istituto dei Beni Culturali (IBC).

Al termine della visita, il visitatore può sostare nel bel parco attrezzato oppure proseguire lungo la pista ciclo-pedonale che costeggia le acque del Grande Fiume, immergendosi nella natura della golena. Grazie alle operazioni di bonifica realizzate in Emilia durante gli anni Venti del '900, è stato possibile trasformare l'acquitrinoso territorio padano, rendendolo un luogo idoneo all'agricoltura. Questo passaggio viene illustrato, all'interno del Museo multimediale della Bonifica, da due tele di Vittorio Venturini d'inizio '900: la prima il lustra lo stato paludoso della pianura emiliana, mentre nella seconda tela si possono osservare dei campi verdi solcati da una fitta ed articolata rete idrica, risultato dell'opera di Bonifica. Il Museo si trova all'interno della Chiavica di presa irrigua di Bonn, costruita nel corso degli anni Venti seguendo i dettami dell'architettura fascista: all'austerità del maestoso edificio si uniscono infatti decorazioni in pietra e ferro battuto in stile art déco. La struttura è dotata di un suggestivo allestimento multimediale permamente, voluto dal Consorzio di Bolliti dell'Emilia Centrale e dalla Fondazione Telecom Italia, al fine di spiegare il significato della Bonifica ed illustrare i lavori svolti per la sicurezza idraulica e la difesa del territorio da inondazioni e siccità. Una composizione di suoni ed immagini proiettate contro le alte pareti dell'edificio (quasi 1000 mq. di proiezioni ed altri effetti scenografici) attraverso paesaggi naturali e vedute aeree dei campi coltivati, guiderà lo spettatore alla scoperta del paesaggio della Bonifica.



Museo della Navigazione del Po

Il Museo della Navigazione racchiude la storia del Novecento borettese, un secolo complesso durarne il quale, nonostante le due guerre, la comunità prevalentemente agricola di Boretto è riuscita a trasformarsi in un piccolo centro manifatturiero di importanza nazionale. L'economia del paese si è potuta modificare grazie all'edificazione del Magazzino Idraulico Speciale, detto anche Cantiere del Genio Civile, al quale è stato affidato il compito di modellare il corso del fiume PO, scavando un alveo navigabile e fortificando le sponde.


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Per info e prenotazioni:

info@infrastrutturefluviali.it / 0522 963700 - 3355335139
Museo del Po della navigazione interna del governo delle acque, Via Argine 11 Boretto, www.museodelpo.wordpress.com

ITINERARIO CONSIGLIATO

Proposta 1 - Boretto e il grande fiume

In navigazione si potrà godere della vista dei seguenti luoghi: La foce del torrente Enza, situata di fronte all'abitato di Brescello, dove Don Camillo si bagnava nelle acque del grande fiume. La vecchia testata del ponte in chiatte e l'attiguo Museo della Casa dei Pontieri, dal quale partiva il vecchio ponte dove Peppone organizzava le ricerche di Don Camillo dato per disperso tra le acque del fiume. Gli impianti di sollevamento delle acque della bonifica Parmigiana Moglia. Porto Turistico e la grandiosa cupola della Basilica minore di San Marco a Boretto: opera che sembra erigersi sul grande fiume a difesa dell'abitato e punto di riferimento per i naviganti. La storica Pirodraga Secchia adagiata sulla sponda del fiume e pezzo unico dell'attiguo Museo del Po e della Navigazione Interna.